L’investigatore privato: chi è e che cosa fa?

Siamo sicuri di sapere chi è un investigatore privato in Italia e di che cosa si occupa?

La sua descrizione odierna corrisponde davvero ai vecchi stereotipi e alla figura letteraria creata da Sir Arthur Conan Doyle?  

Nelle prossime righe proveremo a farvi capire quali sono le peculiarità di questa particolare professione che suscita sempre curiosità e mistero.


Spesso, complici innumerevoli rappresentazioni mediatiche (da Sherlock Holmes a James Bond, da Hercule Poirot a Magnum P.I), si è portati ad immaginare l’investigatore privato come un individuo che conduce una vita “non ordinaria”. Si viaggia con la fantasia ipotizzando avventure quotidiane piene di azione, auto veloci, sparatorie o misteriosi delitti da risolvere.

Ma la realtà è ben diversa dalla fantasia.

Oggi l’investigatore privato è, prima di tutto, un professionista.

Dopo un accurato percorso di studi e un'esperienza lavorativa maturata come collaboratore per le indagini elementari, l’aspirante Investigatore può ottenere la licenza (art. 134 TULPS) dalla Prefettura competente territorialmente.

Infatti, senza tale licenza è “vietato ad enti o privati di prestare opera di vigilanza o custodia di proprietà mobiliari od immobiliari e di eseguire investigazioni o ricerche o di raccogliere informazioni per conto di privati”.

Il detective moderno si occupa di indagini in ambito privato, aziendale, commerciale, assicurativo e difensivo. Ha conoscenze multidisciplinari che spaziano dalla normativa di settore (Tulps, Reg.d'esecuzione Tulps, D.M. 269/2010) alla protezione dei dati personali, dalla cybersecurity  all'intelligence aziendale.

L'investigatore si aggiorna sulle nuove tecnologie in uso nel settore delle investigazioni e dell'intelligence, ne apprende le capacità e le caratteristiche per poi impiegarle nel lavoro sul campo che, non è solo nascondersi e mimetizzarsi per scovare il partner infedele, ma anche dimostrare i comportamenti fraudolenti di lavoratori nei confronti delle aziende.  

Il modus operandi si è dunque evoluto. Non più cappello impermeabile stile "Baker Street", ma unione di mezzi tecnologici e capacità di adattamento al contesto ambientale e sociale in cui si opera.

Una visione professionale questa che, grazie al rinnovamento normativo del 2009 - 2010, ha certamente contribuito ad innalzare il livello qualitativo dei servizi offerti, le conoscenze e le competenze tecniche dell'investigatore stesso.

Oggi niente più pipe, brogliacci, lente di ingrandimento e reflex old style, ma smartphone ultra, notebook pro e rilevatori di microspie.

Priorità alle skills, alle nuove tecnologie e tanta "accountability" nel trattare i dati personali dei soggetti investigati.

Il detective moderno analizza attentamente i case study per valutare nuove opportunità, migliorare la pianificazione e il metodo di lavoro. L'investigatore privato si aggiorna costantemente a livello professionale, è affiliato alle federazioni e alle associazioni di categoria e veste i panni di “talent scout” all’interno delle università, al fine di scovare le giovani promesse del settore.

L’investigatore privato oggi è tutto questo. Un professionista che offre supporto alle aziende e ai privati cittadini, aiutandoli a trovare le risposte a quei dubbi legittimi che la quotidianità pone.